Ernia

Rimedi naturali per curare l’ernia iatale

Valentina
Di Valentina. Aggiornato: 29 settembre 2017
Rimedi naturali per curare l’ernia iatale

L’ernia iatale è una condizione patologica diffusa, che vede il trasferimento della parte superiore dello stomaco dall’addome al torace. Ciò che permette di accorgersi di trovarsi in tale condizione è la presenza i una precisa sintomatologia: riflusso gastroesofageo, dolore nella parte posteriore dello sterno, pressione al petto, difficoltà a respirare, irritazione alle mucose orali. Si cerca, dopo aver effettuato una radiografia o una gastroscopia finalizzate ad accertare la situazione, di controllare i sintomi e, in qualche caso, è necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico. Insieme alla farmacologia del caso, spesso, viene consigliato l’uso di rimedi naturale, come coadiuvanti della terapia a base di medicine. Vediamo quali sono su www.uncome.it , con l’ottimismo che entrare in un’ottica “new age” della medicina può dare.

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Passi da seguire:

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Per prima cosa, è bene controllare la postura: dato che il riflusso gastroesofageo è causato dalla risalita dei succhi gastrici, matenersi in posizione eretta o comunque sollevata rispetto al bacino determina, per effetto della gravità, l’allontanamento degli stessi dall’esofago; ciò si può ottenere mettendo il cuscino più sollevato di di 30 centimetri quando si dorme, oppure appoggiando la schiena agli schienali, piegandosi sulle gambe e non solo con il torso in avanti quando si deve sollevare una scatola.

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Secondariamente, l’attenzione verso l’alimentazione deve condurre non ad una dieta poco saporita, bensì ad una cura nella scelta del cibo, a cominciare dall’introduzione di molte fibre, atte a svuotare frequentemente il colon al fine di eliminare la pressione sullo stomaco, spinto in alto dal gonfiore; le verdure vanno ingerite ad inizio pasto, dato che la loro digestione è piuttosto lenta, anche se sono altamente consigliate per questi soggetti; le bevande alcoliche devono essere escluse, perché l’apparato digerente è già infiammato.

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Allo stesso tempo, i cibi lievitati quale la pizza, il pomodoro ed il cioccolato, alimenti che aumentano la produzione di succhi, devono essere assunti con moderazione; un altro accorgimento utile è quello di fare piccoli e frequenti spuntini, magari a base di cracker e pane, al fine di assorbire le produzioni gastriche. L’acqua deve essere assunta regolarmente in una quantità di due litri ogni 24 ore, e non di fretta né di più. Assieme alla prescrizione di antiacidi e di inibitori della pompa protonica, il medico sicuramente sa che, pur potendosi elaborare una dieta da seguire, la reazione al cibo è tuttavia spesso soggettiva.

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L’uso di erbe medicinali deve essere concordato con il gastroenterologo, per non rovinare il risultato della cura del medico. L’argilla, ad esempio, può servire a bloccare le secrezioni di succhi gastrici che risalgono nell’esofago; la melissa, la passiflora, la camomilla e la malva aiutano la digestione, oltre a rilassare; il carbone vegetale aiuta ad eliminare l’aria dallo stomaco e dall’intestino, ma deve essere assunto lontano dai pasti, perché si rischia di vedere assorbiti anche i principi nutritivi degli alimenti; anche la menta fresca aiuta ad evitare il meteorismo, distribuendola su vegetali crudi o cotti.

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Per quanto concerne la frutta, bisogna ricordare che l’estratto fluido di papaia, diluito nel succo puro di mirtillo, o di lampone, prima dei pasti, aiuta in questo senso, così come l’arancia amara in forma di estratto fluido, diluita in un frullato di sedano e carota. Passando ai rimedi fitoterapici, si può optare per gocce di artemisia in succo di mela da bere 3 volte al giorno, un pò prima dei pasti, o per l’achillea sempre in estratto fluido, in gocce, 3 volte al giorno, un po’ prima dei pasti; infine, l’artiglio del diavolo, se non preso in dosi eccessive ed in contemporanea a farmaci antinfiammatori, può essere tollerato ed è efficace anche per lunghi periodi. Il fiore di Bach Sweet Chestnut è il rimedio naturale più indicato nel caso dell’ernia iatale, dato che è utile per il benessere dello stomaco con reflusso ed ulcera. Per ridurre gli spasmi dell’esofago si può usare l’olio essenziale di menta piperita in miele vergine integrale di lavanda, da prendere 3 volte al giorno dopo i pasti.

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Esiste poi la medicina tradizionale cinese che permette di controllare i sintomi che partecipano all’ernia iatale come il reflusso gastroesofageo, l’iperacidità gastrica ed il meteorismo, lavorando su puntilegati a cuore, milza, stomaco. L’omeopatia invece prevede l’uso combinato di farmaci del gastroenterologo e di argentum nitricum, ipeca, iris versicolor in granuli in alternanza, ovvero di kali carbonicum in granuli, ossia di carbonio di potassio, usato per disturbi digestivi e dolore alla parte posteriore dello sterno, oppure ancora di nux vomica in granuli, utile a ridurre la tensione dolorosa associata a nausea e vomito. Un ultimo consiglio è quello di usare abiti comodi, evitare invece cinture e vestiti stretti, in modo da non comprimere l’addome che provoca il reflusso, perdere chilogrammi se si è in sovrappeso con attività fisica e alzare il cuscino con altri supporti sotto il materasso, in modo da allontanare gli acidi dallo stomaco.

Questo articolo è puramente informativo, in unCOME non abbiamo la facoltà di prescrivere nessuna cura né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo ad andare dal medico nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere.

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1 commento
gigi
il gastroenterologo mi ha prescritto il Lansoprazolo una compressa da 15 mg a vita. Esistono alternative al predetto farmaco per escluderlo?
Michele Bonalumi
Caro Gigi, il farmaco prescritto dal gastroenterologo è quello più efficace, puoi accompagnarlo anche ai rimedi naturali che hai letto nell'articolo! Un saluto
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